Skip to main content

Tra gli alberi, lungo i sentieri, nelle borgate dai tetti a lose fino su agli alpeggi più alti, insieme alle persone hanno camminato per secoli le loro parole, i loro racconti, i loro saperi e le loro testimonianze.

Storie che sfumano in leggende, contie che potevano nascere solo qui, in una valle fantastica che lo scorrere del tempo ha mantenuto fedele a sé stessa e alla sua identità.

L’orecchio si abitua in fretta al silenzio, e inizia a percepire suoni che forse conosce da sempre. Il respiro del vento. La voce dell’acqua. La civetta notturna che risponde dal crinale. Il piacere di ritrovare il contatto diretto con un mondo naturale profondamente intimo.

Siamo grati alla nostra Valle. E vogliamo farla conoscere a ospiti capaci di amore e rispetto per il territorio.

La nascita degli insediamenti umani in Valle Soana è oggetto di ipotesi e leggende diverse: c’è chi crede che i primi ad abitare la Valle Fantastica siano stati i Saraceni, che si sarebbero rifugiati qui durante le incursioni sulle Alpi. Altri ritengono che i primi valsoanin provenissero dalla Savoia, altri che fossero pastori decisi a fermarsi sugli alpeggi anche durante la stagione invernale. Quale che fosse la loro origine, la Valle ha costruito nei secoli una forte identità culturale, per lingua, costumi e tradizioni.

Nell’anno 1000 divenne un feudo del vescovo Leone di Vercelli e passò nel 1110 ai conti canavesani, per volontà dell’imperatore Enrico V. Sul finire del XIV secolo, al grido di tuic un (tutti per uno), i popoli della Valle si ribellarono alle continue oppressioni, in una rivolta che venne sedata solo nel 1539 con l’invio di truppe organizzate.

Il territorio rimase poi con i Savoia fino all’unione del Piemonte e del Canavese alla Francia, nel département de la doire voluto da Napoleone. Al ritorno dei Savoia, la Valle Soana si unì alla provincia di Ivrea, seguendo il movimento politico delle guerre per l’indipendenza, fino all’Unità d’Italia.

Gli abiti

Il parlare

A Tavola

Qui da noi si sta bene. Perché non fermarsi un po’ più a lungo?

In ciascuno dei tre comuni della Valle sono stati adibiti spazi di coworking: la sala coworking del Comune di Ingria, la “Mazon quemuna” a Ronco Canavese e l’ex ufficio turistico a Valprato Soana. Gli spazi sono dotati di connessione internet e messi gratuitamente a disposizione di chi desidera studiare o lavorare da remoto vivendo in montagna.

Le famiglie con bambini, in Valle Soana possono trovare la scuola elementare (una delle più piccole d’Italia e all’avanguardia), l’asilo e il servizio di baby parking. Sul territorio sono presenti diversi impianti sportivi: dai campi da calcetto all’impianto di risalita di Piamprato, con una pista di discesa adatta anche ai più piccoli. Presto ci saranno anche una SPA e una palestra di arrampicata boulder indoor.

Ognuno dei tre comuni è dotato di un ufficio postale e a Ronco Canavese si trovano, oltre le principali attività commerciali, la farmacia, l’ambulatorio medico, l’ATM e una piccola ma attivissima biblioteca.

Dalla Valle Soana, è facile raggiungere diversi luoghi di interesse culturale e sportivo. A Frassinetto, il pittoresco borgo raggiungibile anche dai nostri cammini francoprovenzali, si può provare l’emozione del volo con la zipline Arcansel, o concedersi un momento di relax alla SPA La Mason d’La Sfissi.

A Locana, il Parco Avventura aspetta chi vuole trascorrere una giornata di sport e adrenalina alle porte del Parco Nazionale Gran Paradiso. Per scoprire la storia sabauda del territorio, è possibile visitare il Castello di Agliè, o ammirare i capolavori del barocco alla Reggia di Venaria, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con i suoi 80.000 metri quadri di edificio monumentale e 60 ettari di giardini.

Tra i luoghi di interesse più vicini, anche il Forte di Bard: la fortezza di sbarramento, edificata all’inizio del Diciannovesimo secolo, ospita oggi un ricco calendario di mostre ed eventi culturali.