Risalente almeno al XVII secolo, è la chiesa di Valprato Soana. Sopra l’altare maggiore, campeggia un affresco che raffigura San Besso e all’esterno si trova una statua del Cristo benedicente.
CHIESE E SANTUARI
O santuario del Beirano, di epoca secentesca. Si trova a Valprato, sulla strada che porta alla frazione Pianetto. Secondo un’antica tradizione, proprio in questo luogo la Madonna sarebbe apparsa a una pastorella muta, ridandole la parola.
All’entrata di Valprato, si caratterizza per la struttura di forma ottagonale. L’ingresso porticato e voltato a crociera presenta la copertura a lòse tipica della Valle. Ogni 4 settembre si celebra al santuario la festa della Natività della Beata Vergine Maria.
Nel centro di Ronco Canavese, la chiesa parrocchiale di San Giusto Martire risale al XIII secolo. All’interno presenta un’unica navata, con pavimento di lastre in pietra, e l’altare maggiore è decorato con statue lignee di San Giovanni Battista e San Giusto.
O Santuario del Crest, lungo la strada provinciale per Ronco Canavese. Costruito nel XVII secolo, conserva all’interno 68 formelle in bronzo con i nomi dei vetrai caduti sul lavoro. Ogni anno, la prima domenica di agosto, si celebra qui la festa della Madonna dell’Emigrante.
Il Santuario di San Rocco si trova nella frazione Villanuova della Valle Soana, immerso in un paesaggio montano suggestivo. Costruito nel XVII secolo, è dedicato a San Rocco, patrono degli abitanti locali. La chiesa, di modeste dimensioni, presenta un interno semplice ma accogliente, con arredi in legno chiaro e una struttura a forma di vela. Ogni anno, il 16 agosto, la comunità celebra la festa di San Rocco, conosciuta come “San Busciass”, con messa, processione e momenti di convivialità.
Di particolare fascino è la chiesetta di Mombianco, una piccola gemma incastonata nel verde, dedicata alla Santa Sindone. I primi riferimenti storici risalgono all’agosto del 1647, grazie a un documento del Vescovo Ottavio Asinari. Sebbene le ragioni precise della singolare dedicazione non siano note, si ipotizza che il Sacro Lino possa essere transitato in questa zona durante il trasferimento da Chambéry a Torino, passando dalle Valli di Lanzo.
Agli inizi del Novecento cominciarono i lavori di ristrutturazione della cappella, proseguiti con interventi di manutenzione regolare e culminati, in tempi recenti, con il rifacimento della copertura del tetto.
Negli anni Ottanta, la facciata fu impreziosita da un affresco del noto pittore valsoanino Jacques Peradotto, tuttora visibile e incorniciato, nei mesi estivi, da rigogliosi gerani e ortensie in fiore. L’interno della cappella, curato con grande attenzione, custodisce un pregevole dipinto seicentesco raffigurante la Santa Sindone, sovrastata dall’immagine della Madonna Nera di Oropa, attorniata da Angeli e Santi. Sul retro dell’altare si trovano anche rari ed emozionanti ex voto sindonici, testimonianza della profonda devozione popolare.
La chiesetta del borgo di Ingria risale al XVI secolo: ogni anno, il 22 luglio, il paese si anima per la festa patronale di San Giacomo, con processione, balli e ricette della tradizione locale.
Il santuario sorge al centro del vallone di Codebiollo e ogni 18 gennaio attira i fedeli da Ingria e dal resto della Valle per la tradizionale festa di Santa Libera.