Skip to main content

Alimentata dalle acque cristalline del lago Lazin, la goja di Lazinèt è uno dei luoghi più singolari e affascinanti della Valle Soana. Le sue acque, dall’aspetto limpido e invitante, nascondono un mistero ancora oggi irrisolto: i pesci non riescono a sopravvivere. Negli anni ’80 si tentò un ripopolamento sia con trote adulte che con avannotti, ma senza successo. Dopo pochi giorni, i pesci si lasciarono trasportare dalla corrente fino al torrente Forzo, più a valle.

Un altro elemento che rende questo luogo unico è il colore mutevole dell’acqua, che varia nel corso dell’anno passando dal verde chiaro all’azzurro intenso, a seconda della luce e delle condizioni atmosferiche. In estate, la goja attira escursionisti e curiosi, alcuni dei quali attraversano il rio per sdraiarsi al sole sul grande masso che si trova proprio di fronte al sentiero.

L’origine del nome rimane incerta. Qualcuno ha ipotizzato un legame con la parola “Leuiri”, forse collegata alla lontra, ma l’ipotesi appare contraddittoria: le lontre si nutrono esclusivamente di pesci, e qui i pesci non vivono.