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A cavallo tra Valle d’Aosta e Piemonte, il Parco Nazionale Gran Paradiso è il più antico d’Italia: venne istituito il 3 dicembre 1922, “allo scopo di preservare la fauna e la flora e di preservarne le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio. 

Una scelta maturata a valle di iniziative legali in tutela dello stambecco, simbolo del Parco, che dal XIX secolo rischiava di scomparire dall’arco alpino: il divieto di caccia era già stato istituito nel 1821 da re Carlo Felice di Sardegna e nel 1856 Vittorio Emanuele II aveva dichiarato il Massiccio del Gran Paradiso Riserva Reale di Caccia. 

Il Parco fa parte della Rete delle Aree Protette Alpine e si estende per 72.000 ettari. Oltre all’obiettivo di conservazione del patrimonio naturale, l’ente mira a valorizzare il territorio e le sue attività tradizionali, con un occhio attento alla cultura locale. 

Comprende cinque vallate principali: oltre alla Valle Soana, la Valle Orco, la Valle di Cogne, la Valsavarenche e la Val di Rhêmes. 

Dai boschi a fondovalle, risalendo lungo i versanti, larici, abeti rossi e pini cembri lasciano spazio ai pascoli alpini: rocce e ghiacciai sono protagonisti, in quota, fino ai 4061 metri del Gran Paradiso. 

L’emblema del parco è lo stambecco, ma passeggiando tra i boschi si possono incontrare anche marmotte, camosci, volpi, tassi ed ermellini. Degna di nota la popolazione di rapaci, dalle aquile ai gipeti – che in anni recenti sono tornati a nidificare nel Parco.  

Soggiornare nel Parco comporta l’impegnarsi a rispettare un regolamento, a tutela del prezioso ambiente naturale. Nel Parco è vietato avvicinare o disturbare la fauna selvatica, o asportare vegetali, funghi e minerali (assaggiare sul posto i frutti di bosco, invece, è permesso!).  

Non si possono introdurre cani, ad eccezione delle strade di fondovalle e di alcuni tracciati segnalati dall’Ente nel periodo estivo, portandoli sempre al guinzaglio. Il campeggio è consentito solo negli spazi organizzati e, naturalmente, è vietato accendere fuochi o disperdere rifiuti nell’ambiente. 

Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al guardiaparco: l’ufficio è aperto tutti i venerdì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 e si trova a Ronco Canavese, Via Valprato 20, telefono e fax 0124817433.